Gambettola conta più
di novemila abitanti
distribuiti su una superficie che supera di poco i sette chilometri quadrati,
il che significa una densità di 1160 abitanti per
chilometro quadrato.
Gambettola gode di una discreta
posizione geografica
trovandosi a pochi chilometri sia dal mare che dalla collina, in mezzo
a una pianura che diventa grigia durante l'inverno ma che si veste con
tutti i colori del arcobaleno durante la bella stagione. Situato a 22
chilometri da Rimini e a nove da Cesena, si trova sul confine dei
due territori e, pur gravitando in maggioranza su Cesena, i suoi abitanti
non nascondono spiccate simpatie anche per Rimini. Gambettola ha dato
i natali a Lama e c'è mancato poco che li desse anche a Fellini.
Federico Fellini è nato a Rimini
per un pelo. Se fosse nato un paio di mesi prima, sarebbe nato a Gambettola,
che era il paese di suo padre. Oggi la casa natale di Lama non
c'è più. La casa paterna di Fellini, invece, c'è
ancora.
Gambettola ha avuto uno
sviluppo enorme negli anni sessanta e settanta,
espandendosi soprattutto verso sud, raggiungendo così la via Emilia.
Per avere una idea di ciò che è oggi questo paese non dobbiamo
fare altro che salire fino a Massa. Dal piazzale della antica chiesa avremo
ai nostri piedi la Gambettola odierna. I nostri vecchi se al improvviso
tornassero in questo mondo, stenterebbero infatti a riconoscere il loro
antico borgo nello agglomerato urbano che dalla pianura si protende verso
il mare. Gambettola, oltre a tutto il resto, ha anche urlo scalo
ferroviario che si trova in gran parte a Cesena. CiÚ non è
dovuto al caso ma alla storia. I confini del nostro comune,
infatti, sono confini storici antichissimi. Dove oggi sorge lo
scalo ferroviario è stato sempre territorio di Bulgaria e Bulgaria
salvo brevi parentesi fu sempre dominio cesenate, mentre gambettola fu
sempre dominio riminese
A Gambettola pare che non
ci sia rimasto niente di antico.
Quello che c'era è stato di abolito.
L'area su cui sorgeva la chiesa di San Benedetto che era del 1700 oggi
è occupata da un bar, una banca e due condomini.
Palazzo Pilastri che
era del 1600 è stato sostituito da una piazza e da una banca.
La vocazione alla demolizione da noi è talmente radicata e sentita
che non si distrugge soltanto quello che è in superficie ma anche
quello che è sotto terra. Alcuni
anni fa, durante i lavori di scavo, vennero alla luce delle costruzione
di pietra, il piccone si incaricò di farle sparire. Se
oggi tante cose del nostro passato non ci sono più, in compenso
ci sono ancora due antiche botteghe artigiane che fanno tele stampate
a ruggine veramente belle. Per rendersene conto di persona basta varcare
la soglia ed assistere al lavoro di stampatura. Dato che le tele stampate
a ruggine si sposano magnificamente agli oggetti in terra cotta, negli
ultimi anni alcuni giovani del posto, pieni di talento e di fantasia,
hanno dato inizio alla produzione di tele e ceramiche che formano combinazioni
splendide ed multicolori. Per tutta una
serie di capricci del caso, il nostro paese che da secoli è il
Bosco, e si chiama il Bosco, porta il nome di un villaggio mai esistito,
chiamato Gambettola.
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